Monografia a Stampa
Amleto
[Milano] : Garzanti, 1981
Abstract/Sommario:
La celeberrima tragedia di Shakespeare è una grande parabola morale, in cui le forze del bene e del male continuano la loro eterna lotta, coinvolgendo l'uomo in un turbine inarrestabile di dubbi e di passioni che lo porterà alla morte, insieme alle persone amate, ai peggiori nemici, per tenere fede al suo giuramento di vendetta e di giustizia
Due innamorati si sposano sfidando le convenzioni. Desdemona è la giovane figlia di un senatore veneziano, Otello è un soldato, uno straniero ve ...; [leggi tutto]
La celeberrima tragedia di Shakespeare è una grande parabola morale, in cui le forze del bene e del male continuano la loro eterna lotta, coinvolgendo l'uomo in un turbine inarrestabile di dubbi e di passioni che lo porterà alla morte, insieme alle persone amate, ai peggiori nemici, per tenere fede al suo giuramento di vendetta e di giustizia
Due innamorati si sposano sfidando le convenzioni. Desdemona è la giovane figlia di un senatore veneziano, Otello è un soldato, uno straniero venuto da lontano. Grazie al suo valore Venezia può vincere una battaglia decisiva contro gli Ottomani, ma interviene una provvidenziale tempesta a mettere in rotta la flotta nemica. Il mare di Cipro, invece di tingersi di sangue, accoglie gli sposi in un'atmosfera di festa. Otello è una tragedia che si traveste inizialmente da commedia, cominciando paradossalmente con il doppio lieto fine di un matrimonio d'amore e un facile trionfo militare. Ma, all'ombra della felicità dei vittoriosi, cova il lacerante risentimento del soldato Iago, che, con la sua mente insieme lucidissima e confusa, mette in atto una grande recita che ridisegna la realtà a sua immagine e somiglianza, fino a trasformare il Moro in un uomo accecato dal sospetto e dalla gelosia e l'audace ragazza in una vittima inerme. Senza aver mai conosciuto soste di popolarità, Otello tiene le scene ininterrottamente da quattro secoli, affascinando e turbando, spesso fuoriuscendo dai confini del teatro per toccare nervi scoperti del mondo circostante. L'incontro e lo scontro tra civiltà, l'intolleranza e la paranoia, il risentimento sociale, la misoginia, il razzismo: Otello parla e interroga sul mondo di oggi.
Mette in scena la tragedia dell'ambizione e del potere, questo capolavoro shakespeariano, tra gli esiti più alti della letteratura drammatica di tutti i tempi; una torbida e violenta ambizione che trasforma Macbeth, uomo di doti eccezionali, in un autentico criminale. Ma anche tragedia della consapevolezza di forze oscure e incontrollabili, da cui ci lasciamo dominare (incarnate nelle tre streghe) e di valori imprescindibili, che non si possono impunemente infrangere, pena la pazzia, il baratro in cui Macbeth scivola distruggendo con le sue mani ogni possibile appiglio che gli consentirebbe di aprire gli occhi, di uscire dal delirio. Insieme con lui si perde la sua complice, la moglie, quella Lady Macbeth che è una delle più tragiche e intense figure femminili di tutti i tempi. Rappresentata probabilmente nel 1606, il Macbeth è opera di grandi passioni, grandi caratteri, grandi inquietudini e di perenne attualità
Se la violenza e il potere sono i più evidenti tra i temi del "Re Lear" in cui sembrano rispecchiarsi le situazioni storiche e politiche del Novecento, non c'è invero momento o aspetto dell'opera che non si presti a una "lettura" in chiave di sentimenti e situazioni morali propri della nostra storia. Tutto ciò che lacera la nostra coscienza, tutti i segni delle nostre contraddizioni e nevrosi e terrori, tutti i lineamenti di questa "età dell'ansia", trovano qui una drammatica prefigurazione, tanto più efficace e dolorosa in quanto espressa in un linguaggio che riproduce, con la sua mescolanza continua di tragico e comico, quelle contraddizioni e ironie della realtà che hanno dato origine al teatro dell'assurdo
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