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Monografia a Stampa
Ciccarelli, Giulia
Milano : Mondadori, 2025
Abstract/Sommario: Medicina in cucina è molto più di un libro: è la guida per trasformare il cibo in un alleato di benessere e felicità. L'infiammazione cronica, oggi sempre più diffusa, si manifesta con sintomi spesso sottovalutati come stanchezza persistente, disturbi del sonno, dolorabilità diffusa e ritenzione idrica. È un campanello d'allarme che, se ignorato, può aprire la strada a patologie più gravi come malattie cardiovascolari, malattie autoimmuni e persino tumori. La buona notizia? È una condi ...; [Leggi tutto...]
Medicina in cucina è molto più di un libro: è la guida per trasformare il cibo in un alleato di benessere e felicità. L'infiammazione cronica, oggi sempre più diffusa, si manifesta con sintomi spesso sottovalutati come stanchezza persistente, disturbi del sonno, dolorabilità diffusa e ritenzione idrica. È un campanello d'allarme che, se ignorato, può aprire la strada a patologie più gravi come malattie cardiovascolari, malattie autoimmuni e persino tumori. La buona notizia? È una condizione molto spesso reversibile, e il primo passo per contrastarla è adottare abitudini alimentari e stili di vita sani. In questo libro, la dottoressa Giulia Ciccarelli, specialista in Medicina interna e divulgatrice seguitissima sui social, offre strategie e consigli pratici per contrastare l'infiammazione cronica e i più comuni disturbi gastrointestinali. Con uno stile che unisce rigore scientifico e semplicità, ti guida alla scoperta degli alimenti più adatti a favorire un benessere duraturo, migliorare la concentrazione e il sonno, ridurre lo stress e ritrovare energia e forma fisica. Grazie alle sue ricette semplici e gustose, imparerai a costruire abitudini alimentari sostenibili, senza perderti il piacere della buona cucina. (www.ibs.it)
Monografia a Stampa
Sobel, Dava
Milano : Rizzoli, 2025
Abstract/Sommario: «Ancora oggi, a quasi un secolo dalla sua morte, Marie Curie rimane l’unica scienziata donna che la maggior parte delle persone sa nominare» scrive Dava Sobel all’inizio di questa luminosa biografia. Nelle foto di gruppo scattate ai maggiori convegni scientifici internazionali, per decenni quello di Marie Curie è stato il solo volto femminile. È stata la prima donna a ricevere un Nobel (per la Fisica, vinto con il marito Pierre nel 1903) e la prima persona in assoluto a vincerne due (n ...; [Leggi tutto...]
«Ancora oggi, a quasi un secolo dalla sua morte, Marie Curie rimane l’unica scienziata donna che la maggior parte delle persone sa nominare» scrive Dava Sobel all’inizio di questa luminosa biografia. Nelle foto di gruppo scattate ai maggiori convegni scientifici internazionali, per decenni quello di Marie Curie è stato il solo volto femminile. È stata la prima donna a ricevere un Nobel (per la Fisica, vinto con il marito Pierre nel 1903) e la prima persona in assoluto a vincerne due (nel 1911 le fu assegnato quello per la Chimica). La strada per giungere fino a lì, però, non è stata certo agevole per Maria Salomea Sklodowska, sin da quando fu costretta a lasciare la nativa Varsavia per trasferirsi in Francia e potersi iscrivere all’università. A Parigi conobbe il grande amore, il fisico e matematico Pierre Curie, con cui per tanti anni condivise ricerche e traguardi. E, dopo la sua prematura scomparsa, prese il suo posto come docente di fisica alla Sorbona e come direttrice del laboratorio Curie. Crebbe da sola due figlie brillanti, strinse un’amicizia speciale con Albert Einstein e altri luminari della fisica del XX secolo e, durante la Prima guerra mondiale, si adoperò come radiologa al fronte, pattugliando i campi di battaglia a bordo di vetture speciali dotate di apparecchiature a raggi X, soprannominate ""petites Curie"". Una mente così brillante non poteva fare a meno di attirare numerose giovani donne di talento, aspiranti chimiche e fisiche provenienti dall’Europa orientale, dalla Scandinavia, dalla Russia, dalla Gran Bretagna e persino dal Canada: a tutte loro, Marie insegnò a credere nelle proprie capacità e a dedicarsi con determinazione alla carriera scientifica. (www.ibs.it)
Monografia a Stampa
Severgnini, Beppe
Milano : Rizzoli, 2025
Abstract/Sommario: La vita umana, insegna l’induismo, si divide in quattro periodi: il primo serve per imparare, guidati da un maestro; il secondo per realizzare sé stessi; il terzo per insegnare e trasmettere la conoscenza; l’ultimo, segnato da un progressivo disinteresse verso le cose materiali, per prepararsi al congedo. Molti, oggi, non lo ammettono. Nonostante l’età, continuano a sgomitare, spingere, accumulare. Inseguono cariche, conferme, gratificazioni sociali. Non sanno rallentare, ascoltare, re ...; [Leggi tutto...]
La vita umana, insegna l’induismo, si divide in quattro periodi: il primo serve per imparare, guidati da un maestro; il secondo per realizzare sé stessi; il terzo per insegnare e trasmettere la conoscenza; l’ultimo, segnato da un progressivo disinteresse verso le cose materiali, per prepararsi al congedo. Molti, oggi, non lo ammettono. Nonostante l’età, continuano a sgomitare, spingere, accumulare. Inseguono cariche, conferme, gratificazioni sociali. Non sanno rallentare, ascoltare, restituire. Con l’aiuto di una nipotina che insegna il disordine quotidiano (e mette i palloncini sul busto di Socrate), Beppe Severgnini riflette sul tempo che passa e gli anni complicati che stiamo attraversando. «Le cose per cui verremo ricordati – scrive – non sono le cariche che abbiamo ricoperto e i successi che abbiamo ottenuto. Sono la generosità, la lealtà, la fantasia, l’ironia. La capacità di farsi le domande giuste.» Don’t become an old bore, non diventare un vecchio barbogio: ecco l’imperativo. L’autore invita a «indossare con eleganza la propria età». Per farlo serve comprendere il potere della gentilezza, imparare dagli insuccessi, allenare la pazienza, frequentare persone intelligenti e luoghi belli, che porteranno idee fresche. Serve accettare che c’è un tempo per ogni cosa, e la generazione dei figli e dei nipoti ha bisogno di spazio e incoraggiamento. Non di anziani insopportabili. (www.ibs.it)